E' interessante sentire tante tante versioni di questa storia (anche in inglese), e che ognuna di queste versioni preveda costantemente il termine "obiettivamente"...
Intanto, vediamo di chiarire: credo che tu stia parlando del gioco online (almeno spero).
E' indubbio che 15-20 anni fa sia stato un periodo d'oro per il face to face, invece (basta guardare il numero di giocatori), e che, invece, proprio in questi anni, il Diplomacy a livello mondiale stia cedendo clamorosamente.
E' anche fuori discussione che in America, dove usano vari sistemi di punteggio solo/draw-based (a 18 centri), il diplomacy resti in salute. E questo è il preambolo: in Europa, prima si stava meglio e ora si sta peggio (tranne - curiosamente - in Italia, dove l'hobby si tiene a galla).
Sul gioco online: si preferisce il 18 centri, universalmente, e non è affatto strano - ma questo non è un problema: si possono giocare anche due o più varianti diverse, senza che una venga accantonata perché l'altra è maggiormente "di moda". Online possono coesistere e quindi esprimere differenze di gradimento. Che poi, come hai tenuto a farci sapere, a te non interessi - insomma, non è una condizione sufficiente per non sviluppare l'idea, no?
Non vorrei scadere nel solito e stupido discorso se sia meglio (o ancora peggio, "più puro") il diplomacy face to face o quello online/postale - perché lo trovo un discorso stucchevole. Io peraltro gioco ad entrambi, in questo periodo, quindi la mia idea la avrei anche, ma sono conscio che sia una preferenza personale e non una verità universale.
Riguardo alla tua ultima considerazione... cosa potrei dire, se non consigliarti prudenza? Mi sembra un po' la battuta inglese "Tempesta nella Manica, il Continente è isolato". Se ce ne sono tanti che ci giocano ci sarà un perché. E se ci sono tanti che non usano più il Detour (compresi i creatori!), a favore di vari sistemi C-Diplo, Manorcon, etc etc etc, ci sarà un perché anche lì.
Ricordati una cosa: non esiste un sistema perfetto, perché il sistema di punteggio permea e dà forma al modo in cui giocare una determinata partita. Esistono solo sistemi di punteggio più adatti al nostro personale modo di giocare/vedere le partite, e puoi capire quindi quanto sia personale questo discorso.
Toby Harris (fortissimo giocatore tanto su postale quanto f2f) mi ha raccontato questo: una volta, in un torneo, abbiamo dato questo sistema di punteggio: 1 punto per centro, 10 punti per sopravvivenza, 10 punti per vittoria al tavolo (non a 18 centri). Sistema semplice, quasi scemo, ma che aveva una filosofia ben precisa: il secondo arrivato aveva un punteggio simile all'ultimo, quindi era il grande sconfitto della partita. La gente ha recepito COME doveva giocare e si è divertita.
Viceversa, al mondiale dell'anno scorso, il sistema di punteggio tipo C-Diplo quadratico e standardizzato costringeva ad eliminare i giocatori ed ad arraffare la maggior parte dei centri, cosa per la quale si sono lamentati perfino i vincitori, costretti a giocare in quel modo (ad eliminare) se volevano fare risultato.
Ci sono talmente tante opinioni in proposito che il minimo che possiamo fare è di considerare la nostra come una delle tante!