Per chi non gioca piu' a Diplomacy

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Francesco
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Francesco »

Come mi suggerisce il SuperSpazzino (non a caso si abbrevia SS) Alex, ne parliamo un'altra volta in un altro topic. Dopo tre-quattro partite con le stesse persone darai anche il tuo contributo :P

EDIT: Pulisci anche questo, o potente pulitore!
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Fulvio
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Fulvio »

Allora mi sento di dare il mio contributo alla discussione (poracci i lettori).

Quello che dico sempre di base è che diplomacy è un gioco per tutti, inteso come facilità di regole e di gioco, si può spiegare il diplomacy in 15 minuti ad un perfetto estraneo al gioco, anche ai giochi di strategia, e quello lo capisce.
non capisce sicuramente tutte le finezze, ma capisce sicuramente i comandi, muovi, supporta, trasporta, difendi, costruisci.

un pò come lo spiegare il gioco degli scacchi, dove anche uno che non ha mai visto il gioco, basta spiegare il movimento di 5 o 6 pezzi.

In entrambi i giochi, ovviamente è l'esperienza e la maturazione che poi creano il giocatore e il suo livello.

Mentre però nello scacchi è un gioco 2vs2 in cui la partita è in toni amichevoli, e si sa chi è il proprio avversario, il diplomacy coinvoge una fase di "relazione" con altri 6 giocatori.
E giustamente un conto è mettere 2 menti a sfidarsi tra loro, un conto è metterne 7, non necessariamente tutte votate ad un unico obbiettivo.

Il diplomacy è flessibilità ed adattamento, è ovvio tutti all'inizio partono per vincere la partita, ma l'abilità del giocatore non è tanto tradire al momento opportuno, è adattarsi alle varie situazioni mutevoli della partita.
in 14 turni, o anche di più se si gioca online, la partita ha una infinità di possibilità di mutare, quindi la capacità è di valutare magari una prima parte della partita in cui stiamo vincendo, poi un altro giocatori ha l'abilità diplomatica di coalizzare 3 o 4 potenze contro di noi e perdiamo rapidamente terreno.

bene secondo me il buon giocatore di diplomacy sa adattarsi alle mutevoli condizione di una partita, reputando soddisfacente anche una sopravvivenza, o un buon 2 o 3 posto.

il problema è il non accettare le mutevoli situazioni di gioco.

citando il caso iniziale di alex, in cui il giocatore afferma "non vince chi è il miglior diplomatico, ma vince chi tradisce prima", è una frase che se ben ricordo, la dicevamo quando io , francesco filippo e andrea ci siamo trovati davanti al gioco la prima volta.

poi lentamente, io, ma credo anche gli altri 3 compagnoni, abbiamo iniziato a capire, che puoi essere un bravo stratega quanto vuoi, ma se non sei capace di far pensare agli altri altri che il tuo piano è il migliore, allora essere bravi tatticamente non ha nessun valore.
oppure esser bravi a parlare, ma se poi non si è ingrado di proporre piani interessanti, dopo pochi turni la fiducia da parte degli altri scema.
oppure a volte bisogna anche mettere in condizione il proprio alleato a non tradirci, magari non militarizzando il confine, ma tenendo sempre quell'unità li nelle retrovie a difesa, oppure offrendo un centro che reputavamo nostro all'alleato.
(cosa che sto cercando di imparare anche io, ;) )

il nuovo giocatore "inesperto" russo può accampare quante pretese vuole sulla norvegia, ma se poi nessuno gli e la fa prendere impara infretta.

Allora diventa un discorso di esperienza dei giocatori, il giocatore inesperto, è quello che meno di tutti ci sta a perdere la partita o ad esser eliminato, vivendo l'eliminazione come un onta, qualcosa da legarsi a vita al dito. E questo gli rende ancora più amara la sconfitta, e non si finalizza su come è maturata, ma semplicemente sul fatto.
Fondamentalmente manca di autocritica, ma anche qui, non si può pretendenre che il giocatore alle prime armi l'abbia, è una cosa che acquisterà con il tempo giocando.

Personalmente quando gioco con neofiti, cerco sempre di accogliere le loro richieste se sono sensate, ed aiutarli, mentre invece se iniziano a fare richieste assurde, spiegargli che quello non è il modo migliore di porsi, e anzi è il modo migliore per avere tanti nemici.


quindi secondo me il processo di educazione di un player di diplomacy, passa per vittorie, sconfitte, e partite belle e balorde.

però insomma come dicevo diplomacy è un gioco per tutti i palati, ma risulta poco digeribile a molti, almeno la prima volta.

Sono convinto però che chi ha apprezzato davvero il gioco tornerà a giocare, spronato dal fatto di far meglio, giocherà male le prime volte, a volte cercherà di tradire prima lui, cosi a caso, tanto per provare l'ebbrezza del tradimento.
a volte invece farà il paranoico, temendo tradimenti,
poi dopo 2 o 3 partite inizierà a entrare nella forma mentis del gioco, a capire lentamente che quello che richiede diplomacy non è tanto vincere o perdere, o strategie predefinite.
è semplicemente flessibilità e capacità di adattarsi a scenari, diversi, che possono cambiare anche in 2 turni di gioco.

Per questo, i giocatori inesperti hanno il diritto di poter provare vari piani e vedere come gli altri reagiscono, mentre i giocatori esperti, al tavolo con quelli inesperti, hanno forse l'obbligo di sopportare per un pò qualche "stranezza" dell'inesperienza, ma poi punire per educare, quando le stranezze superano una certa soglia.

Per quanto riguarda spesso il live, la corsa del giocatore esperto ad accaparrarsi il giocatore alle prime armi in modo da "usarlo" spesso accade, quello che spesso accade è che mediamente ci sono 2 o 3 giocatori esperti che provano ad accaparrarsi il giocatore alle prime armi, e quindi la loro battaglia diplomatica, si sposta non solo sul piano della tattica ma anche su chi è più bravo ad intortarsi il poverello, che alle prime armi sarà contanto di aver promesso mari e monti, magari giocherà cosi 3 o 4 partite, forse anche 5 o 6, ma poi prima o poi vorrà fare le cose da solo.

diciamo che diplomacy ha una curva di apprendimento virtualmente infinita, proprio perchè le varianti in una partita per 7 giocatori sono quasi infinite.
il discorso è sempre saper accettarle.
sia quando si perde sia quando si vince.
ho visto gente giocare 2 partite con eliminazione e voler continuare a provare, e ho visto gente incazzarsi dopo anni di gioco.
E fa parte della natura del gioco, l'importanteè che la questione finisca alla fine della partita.

poi se c'è gente che dopo aver provato il gioco 2 o 3 volte, e lo reputa noioso brutto o infantile e solo per i tradimenti, cui tra l'altro il gioco nasce, è libero di non giocare.

Un appunto per lo stile di gioco "Romano", effettivamente Francesco ha ragione, il nostro gruppo ha iniziato a giocare tra amici, nessuno ci ha spiegato il gioco, ci siamo messi davanti alla scatola e abbiamo detto "ok giochiamo".
Non avendo avuto un maestro che ci ha dato un imprinting, ogni uno di noi ha sviluppato un suo stile di gioco, che per quanto franz dica che alla lunga porta pochi risultati tangibili, ci risulta sempre divertenete.
Senza contare che siamo molto abituati a tradirci o ad ammazzarci di botte tra di noi.
Personalmente non ricordo mai nessuno del nostro gruppo, aver fatto scene plateali se veniva eliminato durante una partita.
Sia in maniera giusta sia per via di un grosso tradimento...
eppure di 4 che abbiamo iniziato a giocare, in 4 siamo rimasti a giocare....
"There exist 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't."
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da fede »

Fulvio ha scritto:Mentre però nello scacchi è un gioco 2vs2 in cui la partita è in toni amichevoli, e si sa chi è il proprio avversario, il diplomacy coinvoge una fase di "relazione" con altri 6 giocatori.
Pensa che io finora conoscevo solo gli scacchi giocati uno contro uno...... :lol:
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Francesco
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Francesco »

Non stare a correggere Fulvio o fai veramente notte... :lol:
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Leonardo »

Francesco Conte ha scritto:Non stare a correggere Fulvio o fai veramente notte... :lol:
Concordo. Lasciate Fulvio giocare a scacchi in 4. Alla fine si stufera' da solo.
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Fulvio »

voi non potere capire....
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Riccardo »

Una cosa e' certa .. Abbiamo stabilito che il giocatore medio di Diplomacy é afflitto da una forma acuta di "logorrea tremens".
:cry: ...

Comunque la partita di cui si e' lamentato il giocatore del topic .. e' una partita in cui sto giocando io .. e ovviamente l'ho pugnalato alla schiena per chidere i 18 centri!

:shock: Tutto questo ... e' colpa mia!

Ah, a fine partita, nella sezione delle "chiuse" proverò ad analizzarla un po' tentando di spiegare mossa per mossa le motivazioni e le necessità di cui parlavo nel mio intervento di prima ...
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da ANTONIO9224 »

a me piacerebbe che si analizzasse in modo sistematico circa il 25% delle partite che si concludono,quelle ritenuti più interessanti dai giocatori che hanno partecipato e commentate da un giocatore esperto che ha tenuto d'occhio tutti i movimenti dei vari stati e che ovviamente ha giocato alla partita stessa perchè il momento più istruttivo di ogni partita è quello dei commenti post-partita
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Francesco »

Perché da un giocatore esperto?
C'è una sezione "commenti alle partite terminate". Aprite un topic per ogni partita a cui avete giocato e vedrete che i commenti salteranno fuori!
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Fulvio »

ANTONIO9224 ha scritto:a me piacerebbe che si analizzasse in modo sistematico circa il 25% delle partite che si concludono,quelle ritenuti più interessanti dai giocatori che hanno partecipato e commentate da un giocatore esperto che ha tenuto d'occhio tutti i movimenti dei vari stati e che ovviamente ha giocato alla partita stessa perchè il momento più istruttivo di ogni partita è quello dei commenti post-partita
antonio, guarda che poi nel diplomacy è molto sottile la linea tra l'esser esperto e l'esser niubbo, è solo una questione di "conoscenza delle mosse" e magari qualche trick.
ma nella fase diplomatica se uno ha fiuto, si vede già dopo le prime 2 o 3 partite.
quindi un commento preciso e attento ad una partità può farlo chiunque.
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Wolf89 »

L'ideale sarebbe che ogni giocatore scrivesse l'End Of Game Statement (resoconto di fine partita) in cui racconta le varie scelte ed eventi tattici e diplomatici che sono avvenuti in partita. E' istruttivo (e divertente) vedere anche gli avvenimenti "sottobanco" della partita in questo modo
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da cranberry »

Che discussione carina...:)...personalmente concordo molto con Riccardo, non c'è un modo univoco di vincere a diplomacy, l'esperto che gioca da esperto in un tavolo di novellini rischia di passare da pazzo traditore e essere buttato fuori dal tavolo da un'alleanza di "leali fino alla morte" ;). Quindi bisogna essere abili anche dal punto di vista psicologico.
Dott. Comm.,Figl di putt, gran test di cazz, stronz, gran farabutt, pezz di merd, grand pezz di merd (ma molto meno di Fulvio De Persio), colui-che-è-scritto-in-giallo-ma-che-ha-il-quintuplo-di medaglie-di-altri-scritti-in-giallo.
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Riccardo »

Ok partita finita .. posto la prima parte della "storia della partita incriminata" nella sezione apposita :)
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Alex »

tra parentesi, vorrei sapere se questo giocatore che è andato via giocava altre partite o meno. Se in tutte ha avvisato o se ha semplicemente mollato lì. A parte il bel comportamento che sicuramente i suoi futuri avversari di Risiko apprezzeranno, dobbiamo trovare dei sostituti per le sue partite o cose del genere?
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Alex Lebedev
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Re: Per chi non gioca più a Diplomacy

Messaggio da Francesco »

Alex ha scritto:tra parentesi, vorrei sapere se questo giocatore che è andato via giocava altre partite o meno. Se in tutte ha avvisato o se ha semplicemente mollato lì. A parte il bel comportamento che sicuramente i suoi futuri avversari di Risiko apprezzeranno, dobbiamo trovare dei sostituti per le sue partite o cose del genere?
Ha continuato a giocare anche in altre partite.
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