Mirco mi ricordo, era a Roma (il primo anno del torneo, tu avevi le stampelle), ricordo pure che quella partita per me era iniziata nel peggiore dei modi con un misorder clamorosomirco ha scritto: leonardo per farti un esempio di quello che intendo con provare tutto ti riporto un caso che ti riguarda da vicino, anche se forse non te ne ricorderai.
alla mia prima partita live, e alla seconda in assoluto, ho preso una trapanata nel didietro da te mentre ingenuamente cominciavo a pensare di capire come andava il gioco: per farla breve (se la memoria non mi tradisce) ero a 8 nel 1906 e 1907 per miracolo ho chiuso a 4 o 3.
mentre venivano letti gli infami ordini mi si è aperto un mondo, diciamo l'altra faccia del diplomacy, ed è lì che mi sono innamorato del gioco; non so sinceramente quanto avrei apprezzato questo gioco senza questa e altre "traumatiche" esperienze iniziali: cavolo, è comunque emozionante vedersi togliere 4 centri in un anno, ti fa sentire veramente qualcosa che una partita a tre 7, per quanto bella, non può darti. ti stimola a migliorare facendoti realizzare la profondità massima che tale gioco può acquisire tramite la bravura e l'esperienza.
di certo una partita per comprendere quanto meno le meccaniche basilari è necessaria, ma anche far scoprire sulla propria pelle le finezze di cui parli ad un neofita (mosse delle quali in teoria siamo tutti capaci fin dall'inizio dato che le regole di questo gioco sono meravigliosamente facili) stimola a continuare a giocare.
Tieni sempre presente pero' che era una partita da torneo, e' normale che ci siano situazioni del genere ed e' normale (secondo me quasi pure "dovuto") approfittarne, a prescindere se l'altro e' un neofita, un esperto o uno che passava per caso.
Il concetto chiave pero' e' la tua ultima frase ed e' quello che penso anche io. Per me le partite "introduttive" servono per evitare di perdere per strada potenziali giocatori; infatti, ci sono quelli come te, naturalmente attratti dal gioco, che pure se "trapanati" vogliono rigiocare, quelli ai quali proprio non piace (e non basterebbero 10 vittorie consecutive - ne ho conosciuti diversi) e quelli che stanno "li li", che vanno un minimo indirizzati, che magari sono potenzialmente i giocatori piu' forti del mondo ma lo devono ancora capire.
Ecco, far subire esperienze "traumatiche" sin dalla prima partita, se questa e' introduttiva, potrebbe allontanare giocatori validi, che devono solo capire un po' meglio il nostro gioco per non lasciarlo piu'.
Ma ripeto, i tornei non fanno testo in questo, parlo solo di partite organizzate appositamente per tirare dentro gente nuova.