Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Inviato: lunedì 26 marzo 2012, 23:42
Per come la vedo io, se un tradimento è "fatto bene", è molto più semplice motivarlo.
Forse non esiste l'ineluttabilità del tradimento ma a volte si presentano occasioni in cui chiunque tradirebbe, anzi, occasioni in cui chiunque DOVREBBE tradire. Quando il tuo alleato (alleato del momento, perché si gioca in sette ma è uno solo quello che vince) si dispone in modo sbagliato o si scopre un po' troppo oppure sta prendendo troppo vantaggio (!) e ti si presenta l'occasione giusta, è giusto tradire. Dopo averlo tradito, gli puoi dire molto serenamente che lo hai tradito perché ti ha fornito l'occasione giusta ed un bravo giocatore capisce ed accetta. Anzi, uno bravo non ti offre l'occasione diciamo che uno che sta imparando capisce. Non che gli piaccia ma comprende la situazione e man mano capirà che verrà tradito prima che questo accada (senza diventare paranoico ).
Quando invece tradisci "male", o perché semplicemente sbagli oppure perché ti sei lasciato ingannare dagli altri, ti rimangono poche alternative. O menti a te stesso ed al tradito cercando delle scuse oppure ammetti le tue colpe cercando di recuperare la fiducia dell'altro.
Le interpretazioni personali, le alchimie e le simpatie sono importanti ma, secondo me, l'alleanza migliore è quella che frutta ad entrambi gli alleati. Non appena uno si sente minacciato dall'altro o non ha più convenienza a sostenere un'alleanza, va da sè che ci sarà un tradimento.
Per ritornare in topic. La mia scuola di pensiero è che durante la partita ci si affronta da giocatori per cui tutte le frasi sono rivolte al giocatore, non alla persona. L'unica eccezione, se vuoi, sono le partite per novizi (è più bello di niubbi?!?) in cui ogni tanto ci si può fermare ed uscire dalla foga agonistica per motivare, spiegare e raccontare le partite ai nuovi.
Ma comunque, come detto da più persone più volte, le regole sono chiare. Tolte le offese dirette non è vietato (quasi) nulla.
Io ogni tanto provo a fingermi donna durante le anonime...
Forse non esiste l'ineluttabilità del tradimento ma a volte si presentano occasioni in cui chiunque tradirebbe, anzi, occasioni in cui chiunque DOVREBBE tradire. Quando il tuo alleato (alleato del momento, perché si gioca in sette ma è uno solo quello che vince) si dispone in modo sbagliato o si scopre un po' troppo oppure sta prendendo troppo vantaggio (!) e ti si presenta l'occasione giusta, è giusto tradire. Dopo averlo tradito, gli puoi dire molto serenamente che lo hai tradito perché ti ha fornito l'occasione giusta ed un bravo giocatore capisce ed accetta. Anzi, uno bravo non ti offre l'occasione diciamo che uno che sta imparando capisce. Non che gli piaccia ma comprende la situazione e man mano capirà che verrà tradito prima che questo accada (senza diventare paranoico ).
Quando invece tradisci "male", o perché semplicemente sbagli oppure perché ti sei lasciato ingannare dagli altri, ti rimangono poche alternative. O menti a te stesso ed al tradito cercando delle scuse oppure ammetti le tue colpe cercando di recuperare la fiducia dell'altro.
Le interpretazioni personali, le alchimie e le simpatie sono importanti ma, secondo me, l'alleanza migliore è quella che frutta ad entrambi gli alleati. Non appena uno si sente minacciato dall'altro o non ha più convenienza a sostenere un'alleanza, va da sè che ci sarà un tradimento.
Per ritornare in topic. La mia scuola di pensiero è che durante la partita ci si affronta da giocatori per cui tutte le frasi sono rivolte al giocatore, non alla persona. L'unica eccezione, se vuoi, sono le partite per novizi (è più bello di niubbi?!?) in cui ogni tanto ci si può fermare ed uscire dalla foga agonistica per motivare, spiegare e raccontare le partite ai nuovi.
Ma comunque, come detto da più persone più volte, le regole sono chiare. Tolte le offese dirette non è vietato (quasi) nulla.
Io ogni tanto provo a fingermi donna durante le anonime...